"I fatti di Rosarno, gli scandali sulla gestione dei centri di accoglienza, la cultura razzista che si sta diffondendo - spiega Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente - ci indignano e ci spingono ad impegnarci per una nuova cultura dell'accoglienza e della condivisione che superi i limiti delle politiche sull'immigrazione adottate negli ultimi anni e che tenga conto del fatto che il numero dei migranti continuerà ad aumentare. Ogni anno, a causa dei cambiamenti climatici infatti, oltre 6 milioni di persone diventano profughi ambientali".
A Roma i volontari di Legambiente insieme a centinaia di rifugiati politici dell'Afghanistan, dell'Eritrea, del Kurdistan, del Togo e della Costa d'Avorio si sono impegnati per ripulire il Parco di Colle Oppio dai rifiuti e dal degrado. Gli incontri tra le classi delle scuole superiori romane e gruppi di immigrati, l'allestimento di una sala da the afgana e di un caffè eritreo in piazza, hanno reso la mattinata anche un momento di festa e amicizia multietnica.
"E' necessario mettere in campo una politica sull'immigrazione che punti sulla reale integrazione, sui servizi di qualità per fornire strumenti efficaci ai rifugiati e più in generale ai migranti, per garantire la pratica dei propri diritti e dei doveri in modo da garantire a tutti una vita dignitosa, al riparo dai rischi di coinvolgimento da parte della criminalità organizzata". (chartabianca, 14:13)