Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un segnale importante per la ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all'anno (dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori), con l'agroalimentare che svolge peraltro una funzione da traino per l'intero Made in Italy all'estero. I segnali positivi al consumo non si sono però ancora trasferiti alla produzione dove le imprese agricole devono affrontare un calo del 4,5 per cento dei prezzi in campagna ad aprile secondo i dati Ismea che registra, tra gli altri, cali del 29 per cento per la frutta, del 5 per cento per i cereali, del 4 per cento per gli ortaggi e per i vini.
Una situazione che rischia invece di provocare l'abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare con pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi che diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - conclude la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. (chartabianca 11:33)