- Una lettera-appello all'Aga Khan per salvare Meridiana e i lavoratori che da giorni protestano contro il taglio di oltre 1600 dipendenti della compagnia aerea di Olbia. L'ha inviata al principe ismailita l'ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, raccogliendo la richiesta di Andrea Mascia e Alessandro Santochini, i due lavoratori Meridiana in presidio sopra una torre di 40 metri ad Olbia.
"Sono convinto che non si debba lasciare nulla di intentato - scrive Cappellacci nel suo profilo Facebook - che solo un intervento del principe possa imprimere una svolta alla vertenza e possa esercitare quel ruolo di garanzia anche nei confronti dei lavoratori. Ovviamente questo richiede anche che la politica nazionale e regionale faccia la sua parte fino in fondo. Perché difendere i lavoratori significa difendere anche l’azienda. E difendere i lavoratori e l’azienda significa difendere una parte della Sardegna".
Ecco il testo dell’ulteriore appello mandato da Cappellacci all'Aga Khan":
"In virtù della lealtà che ha caratterizzato il nostro rapporto istituzionale durante il mio mandato alla Presidenza della Regione Sardegna, raccogliendo l'appello dei lavoratori Meridiana, in presidio sopra una torre alta 40 metri, affinché faccia pervenire direttamente a lei un loro accorato messaggio, mi permetto di rivolgerle anche un mio personale appello. Oggi la luce della speranza per Meridiana è tenuta accesa dalla sua persona. Parlare di Meridiana significa parlare anche dei suoi lavoratori e viceversa. In più, lavoratori e azienda sono una parte della Sardegna: della nostra storia, ma anche del nostro futuro. Una parte molto importante, perché insieme ai lavoratori dell'aria ci sono anche le aziende collegate, il personale di terra, l'indotto che viene prodotto nei nostri territori. Azienda e lavoratori hanno un destino comune ed il lavoro si salva difendendo anche le sorti dell'azienda: ecco perché è necessario superare la dialettica della contrapposizione e riaprire un canale di dialogo che tenga conto di questo dato imprescindibile. Un suo intervento, per autorevolezza per la sua storia personale e per il suo forte legame con la Sardegna, non solo rappresenterebbe una svolta nella vertenza ma sarebbe un segnale forte che contribuirebbe a trovare un percorso comune, sotto l'egida di un garante che ha dimostrato di avere il cuore in Sardegna. Il nuovo percorso potrebbe prendere le mosse dalla condivisione con le Istituzioni di un piano di rilancio della compagnia, che abbia tra le priorità anche l'aspetto occupazionale. Mi sono permesso di rivolgerle questo appello da padre, più che da politico, perché molte famiglie stanno vivendo queste ore con ansia, con paura del futuro e perché Meridiana, con i suoi lavoratori, è anche la "famiglia", di cui lei è il buon padre", conclude Cappellacci.