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FISCO, PARTITE IVA: A FEBBRAIO CALO DEL 16,8%, TIENE LA SARDEGNA, -6,1% RISPETTO A 2014

(CHB) - Cagliari, 11 apr 2015 - Sono 42.799 le nuove partite Iva che sono state aperte in Italia nel mese di febbraio, di queste il 35,6% sono localizzate nel Sud, in Sardegna e nelle altre isole. Lo evidenzia la rilevazione dell'Osservatorio delle Partite iva del ministero dell’Economia. In base ai dati rilasciati dal Mef, si segnala la diminuzione del 16,8% in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente. Per quanto riguarda la diminuzione rispetto allo scorso anno, la Sardegna è una delle Regioni italiane che regge meglio la diminuzione con il -6,1%, contro il -28,1% delle Marche (la peggiore) e il -24,3% dell’Umbria. La flessione nel numero di aperture è stata influenzata, secondo l’osservatorio, dalla clausola prevista dalla legge di stabilità per il 2015 che, insieme all'introduzione del nuovo regime fiscale forfetario, consentiva alle partite Iva in essere al primo gennaio 2015 di continuare a operare con il preesistente regime di vantaggio. Sempre secondo il ministero, però, la diminuzione di febbraio potrebbe essere influenzata proprio dal regime vantaggioso del 2014.

I DATI. Per quanto riguarda le aperture della partita Iva delle persone fisiche il Mef segnala un dato del 67,3% del totale, mentre quella delle società di capitali al 24,9% e quella delle società di persone al 7,1%. La percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” rappresenta solo lo 0,7%. Rispetto al febbraio 2014, solo le società di capitali registrano un aumento del numero di aperture (+3,7%), mentre si assiste ad un calo per le società di persone (-10,9%) e in particolare per le persone fisiche (-23%), a seguito della novità normativa vigore del decreto milleproroghe del marzo 2015, che riguarda esclusivamente le persone fisiche. Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,3% delle partite Iva avviate a febbraio è localizzato al Nord, circa il 22% al Centro ed il 35,6% al Sud e Isole.

I SETTORI. La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (25,8% del totale); seguito dalle attività professionali (10,8%); poi dall’edilizia, dall’alloggio e ristorazione (al 9,8%). Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno tutti i settori principali segnalano un calo di aperture, più accentuato per le attività professionali (-43,5%) e sanità (-32,8%), dove la variazione normativa sul regime forfetario incide maggiormente, più contenuto nell’alloggio/ristorazione (-4,2%) e in agricoltura (-4,8%). (CHARTABIANCA) mpig regione credito