- La razionalizzazione della rete ospedaliera, la riorganizzazione delle cure primarie, la riqualificazione della rete dei laboratori e dei servizi di radiologia, la centralizzazione del sistema degli acquisti di servizi e forniture, e delle procedure concorsuali. Infine, il contenimento della spesa farmaceutica. E' questo in sintesi il piano triennale dell'assessore della Sanità Luigi Arru per contenere la spesa del servizio in Sardegna.
RETE OSPEDALIERA E TERRITORIALE. In Sardegna manca una rete ospedaliera moderna. "Questo è causa di ulteriori diseconomie – ha precisato il titolare della Sanità – e non garantisce un buon servizio: i pazienti vengono ricoverati per una durata superiore alla media nazionale. Questo accade non certo perché i professionisti non siano all'altezza dei colleghi del resto dello Stivale. La causa è da attribuire a un sistema organizzativo che non prevede l'integrazione dell'assistenza territoriale con quella ospedaliera e il sistema dell'emergenza urgenza. Non garantire un'assistenza territoriale forte e un sistema emergenza riformato causa un uso improprio dell'ospedale".
TAVOLO TECNICO. La Giunta Pigliaru, appena insediata, ha istituito un tavolo tecnico per l'elaborazione di una bozza della rete ospedaliera. "Il documento è pronto per essere discusso con le parti politiche, con gli enti locali e con le popolazioni – ha proseguito Arru - l'idea è quella di garantire un accesso uniforme agli ospedali su tutto il territorio della Sardegna, differenziando però i servizi offerti secondo standard che garantiscano sicurezza e qualità, e ancora in base a un'idea di Laboratorio Sardegna. Le azioni che vogliamo concordare determineranno un primo risparmio strutturale senza ridurre i servizi ai cittadini".
PREVENZIONE. Uno stile di vita sano con un ruolo attivo della persona, accompagnato da un piano di prevenzione mirato alle patologie più gravi che colpiscono l'isola, possono migliorare la qualità della vita delle persone e scongiurare l'insorgenza di gravi fattori di rischio. Ne è convinto l'assessore Arru: "Investire un euro in prevenzione produce migliori risultati rispetto a un euro investito in tecnologia . Il modello di prevenzione che utilizzeremo sarà quello recentemente presentato dalla Asl di Cagliari, che contatterà circa 250 mila persone per valutare il rischio cardiovascolare e sulla base del calcolo avvierà la persona a un programma con un piano alimentare e fisico adeguato e l'astensione dal fumo. Ricordo che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità in Sardegna e in tutto il mondo occidentale". (CHARTABIANCA) red