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CREDITO AL CONSUMO, 39° OSSERVATORIO CRIF: +13,6%; IN RIPRESA ANCHE PRESTITI PERSONALI

(CHB) - Roma, 21 dic 2015 - Nel 2015 il mercato del credito alle famiglie ha confermato i segnali positivi già registrati dalla fine del 2014, complice l’aumento del reddito disponibile, la ripresa del mercato immobiliare, i bassi tassi di interesse e gli interventi di politica monetaria della Bce che hanno sostenuto l’offerta.
Le previsioni per il biennio 2016-2017, secondo il 39° Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Crif, Assofin e Prometeia, indicano che il credito alle famiglie continuerà a crescere grazie al miglioramento delle condizioni economico finanziarie che potrebbe favorire anche l’acquisto di beni durevoli e gli investimenti immobiliari, cui si era dovuto rinunciare negli ultimi anni. Le politiche di offerta potranno diventare più favorevoli, anche se rimarranno comunque attente al rischio e continueranno ad essere condizionate dalla nuova regolamentazione spesso incerta.

CREDITO AL CONSUMO. Nei primi nove mesi dell’anno le erogazioni hanno registrato un aumento a doppia cifra. I flussi finanziati hanno infatti raggiunto quasi 39 miliardi di euro che corrispondono a 13.6% in più rispetto allo stesso periodo del 2014 per un totale pari a circa 124 milioni di operazioni di finanziamento. Nell’attuale congiuntura che mostra segnali di ripresa economica, il credito al consumo è dunque tornato a sostenere principalmente i consumi durevoli delle famiglie.

FINANZIAMENTI FINALIZZATI. Sono quelli che trainano la ripresa del mercato come quelli per l’acquisto di autoveicoli e motocicli che si attestano su un più 16.2%, nel solco della ripresa delle immatricolazioni e dei passaggi di proprietà. Per questo tipo di prestiti si è rivelato decisivo l’impulso delle offerte a tassi promozionali e la proposta di nuovi prodotti caratterizzati da elevata flessibilità e arricchiti da alcuni servizi accessori.
In ripresa anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni e servizi dei settori : arredo, elettronica ed elettrodomestici e altri beni e servizi finanziabili come gli impianti per la casa, le spese mediche, le palestre e il tempo libero che registrano una crescita del +6.5% grazie al contributo di tutte le tipologie di servizio finanziato. Elettrodomestici ed elettronica di consumo sono stati pari 11.9% e i finanziamenti per arredo al 12.1% inseriti nei tassi promozionali.

PRESTITI PERSONALI. Dopo aver chiuso il 2014 ancora in calo, mostrano una netta ripresa delle erogazioni nei primi nove mesi del 2015 con un più 14.4% grazie soprattutto al basso livello dei tassi di mercato che ha favorito una forte concorrenza sul prezzo tra gli intermediari e un rinnovamento delle proposte commerciali. Questa vivacità nell’offerta ha indotto molti clienti a trasferire i contratti in altri istituti alla ricerca di condizioni più favorevoli.

CARTE RATEALI. Continua la crescita avviata lo scorso anno: il comparto è dominato dalle carte opzione che crescono a doppia cifra facendo registrare un +15.8% nei primi nove mesi del 2015. Gran parte dei pagamenti effettuati con questa tipologia di carte è regolato a saldo e non si concretizza pertanto in un vero e proprio credito rateale. Anche i volumi transati si caratterizzano per un segno positivo pari al 5.9% grazie anche ai nuovi prodotti immessi sul mercato.

CESSIONE DEL QUINTO. I finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio- pensione dopo il calo del 2014 tornano a mostrare una crescita dei flussi finanziati nei primi nove mesi del 2015 con un incremento del 6.8%. Risultano trainanti le erogazioni ai pensionati che pesano per il 47% del totale. Tuttavia, anche le erogazioni ai dipendenti pubblici e privati sono tornate a crescere.

MUTUI IMMOBILIARI. Le erogazioni di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici nei primi 9 mesi del 2015 proseguono la crescita marcata iniziata lo scorso anno. La componente dei mutui per acquisto di abitazioni, che costituisce la parte più consistente delle nuove erogazioni, fa registrare un incremento a doppia cifra del 21.3% rispetto allo stesso periodo del 2014, confermando il sostegno del credito alle compravendite immobiliari.

ALTRI MUTUI. la componente degli “altri mutui” mostra la crescita più elevata pari al 187.1% per effetto dell’impennata delle surroghe +780.6%. I mutui di surroga, che continuano a essere molto convenienti per i bassi livelli dei tassi applicati sulle nuove operazioni, arrivano a rappresentare oltre un quarto dei volumi complessivamente erogati nei primi nove mesi del 2015. Prosegue invece il trend di leggera contrazione degli importi finanziati e delle durate contrattuali, per effetto sia dei valori di compravendita più ridotti sia dell’aumento dell’incidenza delle surroghe. La ripartizione delle erogazioni per fasce di importo finanziato mostra una lieve ricomposizione verso le classi di valore fino a 100 mila euro con una quota pari al 32% del totale mentre quella per durate, evidenzia un’ulteriore riduzione della quota di mutui superiori a 26 anni a vantaggio di quelli che con durata fino ai 20 anni.

MUTUI A TASSO FISSO. Nel 2015 questa tipologia di mutuo è stata molto diffusa e i prestiti accesi sono stati pari al 46% dei flussi totali. Si conferma infine il ruolo primario del canale bancario tradizionale nel collocamento del mutuo con il 79% dei flussi erogati. Di fondamentale importanza appare il rapporto diretto banca e cliente e il servizio di consulenza che il personale di filiale che indirizza sulla scelta del mutuo.

ANALISI RISCHIO. Nel corso del 2015 gli indicatori di rischio del credito al consumo mostrano una lieve riduzione rispetto alle precedenti osservazioni.
In particolare, il tasso di default, indice di rischio dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione del credito al dettaglio, (che accorpa sia i mutui immobiliari che il credito al consumo) a settembre scorso si è attestato al 2.2%, in lieve contrazione rispetto all’inizio del 2015. Per il credito al consumo, il tasso di default nel corso degli ultimi trimestri si è progressivamente ridotto a settembre 2015 ed è arrivato al 2.3%. In particolare, il rischio dei prestiti personali si è ridimensionato passando nell’ultimo anno osservato dal 3.7% al 3.4%. I prestiti finalizzati mostrano invece andamenti più stabili con un tasso di default fermo all’1.5%. La rischiosità del settore dei mutui immobiliari ha proseguito il progressivo calo iniziato da diversi trimestri: a settembre 2015 il tasso di default si è collocato all’1.7%, livello tra i più bassi osservati negli ultimi 4 anni.

PROSPETTIVE BIENNIO 2016-17. Il credito complessivo alle famiglie mostrerà una maggiore crescita delle consistenze nel biennio 2016-2017. La ripresa dei flussi di mutui e credito al consumo, già evidente nel 2015, sarà gradualmente meno legata a surroghe e ri contrattazioni una volta esaurito il potenziale di crediti per cui queste operazioni risultano convenienti e danno un maggiore impulso per la crescita delle consistenze.
Secondo le previsioni si consolideranno condizioni economico-finanziarie più positive per le famiglie che potrebbero consentire l’acquisto di quei beni durevoli. Anche le condizioni di offerta del credito, in linea con migliori condizioni di funding e una maggiore solidità patrimoniale degli operatori, potrebbero contribuire a garantire un aumento dei ritmi di crescita del credito al consumo intorno al +4% in media tra il 2016 e il 2017. Anche nel comparto dei mutui immobiliari il miglioramento delle condizioni economiche e dell’occupazione favorirà ulteriormente la crescita dei nuovi finanziamenti nell’ultima parte del 2015 e nel prossimo biennio. (CHARTABIANCA) lman imprese