Cagliari, 28 lug 2010 (CHB) - Ä– stata fissata per la mattinata di venerdì 30 (con inizio alle ore 9) nell'Istituto Agrario di Elmas l'assemblea regionale del Movimento Pastori, che deciderà quali strumenti di lotta il movimento intende adottare per denunciare la situazione di sfascio del settore agro-pastorale. Una situazione non più sostenibile, è scritto in un manifesto diffuso in queste ultime settimane in decine di assemblee svoltesi in tutta la Sardegna. Manifesto nel quale il movimento capeggiato da Felice Floris scrive fra l'altro che "tutto quello che pastori ed agricoltori producono vale sempre meno, mentre aumentano in maniera ingiustificata i costi di produzione, distruggendo ovunque in Sardegna decine di aziende".
"i pastori non ne possono più, è detto ancora nel manifesto, che prosegue accusando lo Stato e la Regione di inerzia e di non aver tutelato le produzioni agricole e zootecniche i sede europea, dopo aver incoraggiato pastori e agricoltori ad investire nell'ammodernamento delle aziende che ora sono cariche di debiti, rischiano il fallimento."
Inoltre - prosegue il documento che sarà sottoposto all'assemblea di Elmas - attorno ai pastori e agli agricoltori si è sviluppata una burocrazia parassitaria che tutto consuma e niente produce, divorando intere montagne di soldi pubblici spesi solo per alimentare il loro famelico mantenimento. Una burocrazia mostruosa che a niente serve e niente produce. Tutto in nome di pastori e agricoltori che sono stati presentati sempre all'opinione pubblica come costosi assistiti, mentre sono le vere vittime di una politica ignava e cialtrona che tutto fa all'infuori di creare sviluppo e non riesce neanche a difendere l'esistente."
L'assemblea di venerdì ad Elmas - ha spiegato il leader del Movimento Felice Floris - intende approvare una piattaforma di richieste e proposte scaturite da decine di assemblee organizzate in tutta la Sardegna. Richieste, proposte ma anche una mobilitazione che a settembre con una grande manifestazione a Cagliari, intende denunciare all'opinione pubblica la gravissima situazione delle imprese agricole e pastorali e chiedere precisi impegni alla Giunta e dl Consiglio regionale. Insomma non solo proteste ma soprattutto proposte concrete per salvare dal fallimento decine di aziende e migliaia di pastori e agricoltori". (chartabianca 10:32)
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