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Domenica 20 aprile 2025 - 07:51

VITICOLTORI IN GINOCCHIO: 'VOGLIAMO LO STATO DI CALAMITA'

Cagliari, 3 ago 2010 (CHB) - La campagna vitivinicola ormai alle porte registra un pesante bilancio per le aziende sarde dove, a causa dell'anomalo andamento climatico stagionale, caratterizzato da intense ed eccezionali piogge e dall'alternarsi di caldo-umido, si sono verificati eccezionali attacchi parassitari, peronospora in primis, arrivando a compromettere la produzione di uva da vino fino all'80 %.

"Ci sono vigneti dove non si potrà vendemmiare neanche un grappolo d'uva, mentre chi è riuscito a salvare parte della produzione lo ha dovuto fare a caro prezzo- evidenziano Marco Scalas e Michele Errico, presidente e direttore Regionale Coldiretti Sardegna- per questo abbiamo chiesto all'Assessorato all'Agricoltura di attivare tutte le procedure per ottenere la declaratoria per il riconoscimento dello stato di calamità naturale". Coldiretti evidenzia il rischio che un settore importante e strategico, anche per la voce di export che rappresenta, possa subire un colpo di grazia mettendo a rischio il futuro della viticoltura in Sardegna.

Dopo gli sforzi fatti dai viticoltori per perseguire la qualità costruendo un modello produttivo e commerciale che esprime valori e legame con il territorio e che, in tal senso, contribuisce a veicolare l'immagine della Sardegna in tutto il mondo, occorre accompagnare le imprese viticole in questo momento di crisi e salvaguardare il patrimonio viticolo regionale, già dimezzato dall'estirpazione selvaggia degli anni novanta. (chartabianca 13:01)