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IMPRESE, EDILIZIA: COSTO PERSONALE ESCLUSO DA GARE APPALTO

(CHB) - Cagliari, 31 ott 2013 - Il costo del personale e della sicurezza sul lavoro, non rientrerà più nella gare d’appalto. Lo ha stabilito una disposizione del “Decreto del Fare” che modifica il Codice dei Contratti Pubblici e che migliora le condizioni di lavoro nelle imprese, sostenendo il settore dei contratti pubblici.
“Per le imprese è un provvedimento molto importante – commentano da Confartigianato Imprese Sardegna - soprattutto per quelle che hanno sempre lavorato con le maestranze in regola e che probabilmente non riuscivano ad aggiudicarsi le gare, in quanto non competitive rispetto a chi proponeva ribassi da svendita. In questo modo verranno tutelati maggiormente anche i lavoratori e il lavoro in genere”.
La nuova norma, prevista dall’articolo 32, comma 7-bis della legge n.98/2013, entrata in vigore lo scorso 21 agosto, ha modificato l’art. 82 del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 163/2006) introducendo il nuovo comma 3-bis che recita così: “il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“La pratica del massimo ribasso nelle gare di appalto – continua l’Associazione degli Artigiani - è stata spesso origine di una situazione di forte disagio per le imprese edili. Il problema è avvertito soprattutto dalle imprese artigiane che si trovano di fronte a riduzioni che possano arrivare anche al 40-50 per cento dei costi previsti per le opere senza alcun margine economico per sostenere le spese”.
“Il meccanismo del massimo ribasso con sconti altissimi pur di aggiudicarsi i lavori – conclude Confartigianato Imprese Sardegna - tende a penalizzare il sistema imprenditoriale sano e a danneggiare il comparto edile. Il rischio maggiore della rincorsa “al ribasso” per la riduzione dei costi è che non vengano garantite la qualità dei lavori, la sicurezza e i materiali, a danno dei lavoratori e del comparto nel suo complesso”.
Per questo, in base alle nuove disposizioni, il costo del lavoro non rientra più quindi nel gioco della concorrenza per le gare d’appalto, favorendo una maggiore trasparenza delle retribuzioni e incentivando forme di lavoro regolari. (CHARTABIANCA) red