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Venerdì 14 marzo 2025 - 08:27

FINANZIARIA, CGIL SARDEGNA BOCCIA LA MANOVRA DELLA REGIONE: "TAGLI SENZA CRITERIO"

(CHB) - Cagliari, 26 nov 2013 - "Al Consiglio regionale chiediamo di dare un'anima a questa legge Finanziaria che appare come un compitino fatto di tagli lineari senza criterio utili solo a far quadrare i conti".  Lo ha detto il segretario generale della Cgil Michele Carrus stamattina nel corso dell'audizione in Commissione Bilancio. "Chiediamo modifiche sostanziali, incentrate su un piano di emergenza che abbia un impatto immediato sull'occupazione: prima di tutto investimenti sulle opere pubbliche cantierabili attraverso un fondo unico che, di concerto con gli enti locali, consenta di superare i limiti del patto di stabilitá e creare posti di lavoro, da incentivare anche con misure di politica attiva selettive, durature e consistenti". Gli emendamenti e la discussione in aula però, dovranno rispettare tempi stretti - ha avvertito il segretario Cgil sottolineando che "andare a esercizio provvisorio sarebbe un danno ulteriore per la Sardegna". 
Il segretario ha criticato l'intero impianto della manovra nel merito e denunciato ancora una volta l'assenza di vero confronto, da parte della Giunta, con le parti sociali. "É sconcertante rilevare l'assenza di sufficienti risorse, soprattutto in questo momento drammatico per la Sardegna, per la difesa del territorio dal rischio idrogeologico in generale e, in particolare, per l'ente foreste, che non può svolgere nemmeno le attività ordinarie".  A fronte di questi tagli, che riguardano anche la spesa per l'istruzione e il diritto allo studio, cresce in modo incontrollato la spesa sanitaria, mentre nel settore sociale si interviene con misure assistenziali piuttosto che sui servizi. "Sono scomparsi i fondi per l'editoria e l'emittenza locale - denuncia Carrus aggiungendo anche che le risorse destinate a reti e infrastrutture sono assegnazioni statali o comunitarie, non c'è nessun impegno straordinario da parte della Regione". 
E ancora, la Cgil critica la politica di sgravi fiscali, perseguita solo per nascondere l'incapacità di fare politiche di settore, come nel caso della riduzione dell'Iva sui servizi portuali per le grandi imbarcazioni. Sull'Irap resta la perplessità sul fatto che gli sgravi non siano vincolati a nuove assunzioni o almeno al reintegro dei lavoratori in cassa integrazione. Dalle tabelle inoltre, sembra di capire che le imposte da sgravare siano computate per intero  in conto entrate: "Quando sarà effettiva la riduzione - chiede Carrus - si farà un mutuo a pareggio di bilancio aumentando l'indebitamento della Regione?". (CHARTABIANCA) red



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