- Avviare con le Regioni un dialogo concreto e costruttivo affinché possano “accogliere le nostre proposte ed inserire all’interno della programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020 misure, agevolazioni e incentivi che includono i liberi professionisti, ormai equiparati dal punto di vista economico alle Piccole e Medie Imprese, disponendo contestualmente un tavolo di confronto sull'impatto della crisi sul lavoro autonomo per individuare e sostenere azioni nell'ambito delle politiche europee, con riferimento alle misure per l’autoimpiego, la microimprenditorialità, l’accesso al credito e dunque la lotta al “credit crunch”, per una programmazione regionale 2014-2020 che renda competitivo anche il mondo delle libere professioni”. È uno dei passaggi salienti della lettera firmata dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella; dal numero uno dell'Adepp, Andrea Camporese; del Cup, Marina Calderone, e di Rete professioni tecniche, Armando Zambrano, inviata lo scorso 26 febbraio al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a tutti i presidenti delle Regioni e delle province autonome, a tutti gli assessori regionali con delega ai fondi europei e alla residenza del consiglio dei ministri. Obiettivo fissare un incontro per l’avvio di iniziative per promuovere l’inclusione dei liberi professionisti tra i beneficiari di agevolazioni, incentivi e bandi promossi dalle Regioni italiane nell'ambito della Programmazione Operativa Regionale e Territoriale 2014-2020.
Dopo l'apertura della Commissione europea, che ha ammesso i professionisti alla programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020, la partita si sposta ora sulle Regioni, chiamate a gestire la maggior parte delle risorse. L'iniziativa promossa da Confprofessioni, insieme con l'Adepp, l'associazione che riunisce le casse di previdenza professionali, vede in prima linea anche il mondo ordinistico con il Comitato unitario delle professioni e di Rete professioni tecniche.