- "La recente approvazione in Consiglio regionale degli indirizzi sulla programmazione unitaria 2014-2020 è soltanto il primo passo per procedere con una corretta progettazione e con la spesa degli oltre 5 miliardi di euro di risorse comunitarie che competono alla Sardegna per il prossimo settennio". Ne è convinto il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini che, nel sottolineare l’unitarietà del Consiglio regionale e la piena collaborazione con la Giunta, nel percorso conclusosi con l’approvazione della risoluzione sugli indirizzi di programmazione, ribadisce la necessità di una "svolta" per quanto attiene la capacità di spesa della Regione sarda.
"E’ necessario intervenire – dichiara il consigliere del Pd - sulle procedure e sulla struttura amministrativa e gestionale per scongiurare gli errori del passato e garantire che le risorse europee siano realmente spese". "Infatti - spiega Sabatini – nel precedente settennio, la spesa reale di alcuni fondi è stata ben al di sotto delle aspettative». Il presidente della Terza commissione cita il caso dei fondi Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale): 624 milioni di euro di spesa certificata al 31 ottobre 2013 ma soltanto 139 milioni sono stati rendicontati con progetti coerenti. «Per non perdere le risorse comunitarie – insiste Franco Sabatini – 242 milioni di euro sono stati destinati ad un fondo di garanzia per le imprese; altri 30 milioni al fondo per la reindustrializzazione delle aree di crisi, 70 milioni al fondo Jessica ". "Cioè – prosegue il consigliere della maggioranza – 343 milioni di euro sono stati impiegati con strumenti di ingegneria finanziaria per non perdere i fondi comunitari». «L’operazione – dichiara Sabatini - ha salvato la Regione dal rischio di rispedire a Bruxelles milioni di euro ma certifica che solo 139 milioni sono stati “realmente” spesi sul Por Fesr 2007-2013 e il tutto vuol dire che, nel quinquennio della gestione del programma (2009-2013), la capacità di spesa annuale della Regione è stata pari a 27 milioni di euro, ai quali vanno sottratti i circa 13 milioni annui di cofinanziamento e si arriva così alla spesa di 14 milioni di euro di risorse comunitarie effettivamente spese per ciascuna annualità della passata Legislatura".
"Sono queste – conclude il presidente della commissione consiliare Programmazione – le situazioni da evitare e occorre riaffermare con nettezza che ciò che si programma per il prossimo settennio deve avere come requisito fondamentale quello dell’alto indice di fattibilità. Allo stesso modo di come – è l’appello di Sabatini – occorre dare seguito agli impegni assunti per garantire alla Regione strumenti adeguati per misurare l’efficacia della spesa ed offrire così ai sardi e alle competenti autorità una corretta e realistica valutazione dei risultati ottenuti attraverso i programmi, i progetti e le azioni finanziate con i fondi europei".
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