- "L'andamento della spesa dei fondi strutturali 2007 - 2013 risulta ancora in ritardo rispetto agli obiettivi definiti in sede comunitaria, sono a rischio di disimpegno automatico centinaia di milioni di euro soprattutto destinati alle regioni del Mezzogiorno d'Italia e alla Sardegna". Lo ha detto il senatore di Sinistra Ecologia Libertà, Luciano Uras, commentando l'audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, in commissione Politiche Ue al Senato ieri sera.
"La Sardegna è fuori target europeo, per quanto riguarda Fesr, dove su 1.013 milioni di euro da spendere (pari al 74,5% dello stanziamento) risultano spesi 809 milioni (59,4%). Questo dato preoccupa per la sanzione che rischia di subire la disponibilità finanziaria assegnata alla Sardegna per la precedente programmazione - ha proseguito Uras - certamente la spesa comunitaria, anche nella nostra Regione, per la pessima gestione che è stata fatta nel corso della precedente legislatura a guida centro-destra risente di una mobilità ormai inaccettabile di modalità di fondi comunitari".
"Nelle segrete stanze degli assessorati si definiscono obiettivi e procedure non tenendo adeguatamente in conto del contesto nel quale si inseriscono, sia sotto il profilo della capacità di co-finanziamento del sistema degli enti locali e delle imprese, sia sotto il profilo della qualità organizzativa delle strutture pubbliche e private coinvolte nella spesa- ha aggiunto il senatore di Sel - questo fatto, unito al pesante contenzioso che si origina in relazione ai bandi per l'accesso ai fondi strutturali, rallenta la spesa, rischia di renderla inefficace e non più attuale rispetto alle esigenze valutate in funzione della programmazione comunitaria di riferimento”. “Su questo - ha concluso il parlamentare sardo - deve riflettere il governo, le Regioni e più in generale la responsabilità pubblica che ha il dovere del pieno utilizzo di ogni risorsa finanziaria resa disponibile dalla programmazione comunitaria".