This site uses cookies.
Cookies are essential to get the best from our websites , in fact almost all use them.
Cookies store user preferences and other information that helps us improve our website.

If you want to learn more or opt out of all or some cookies check the Cookies Policy .

Click on accept to continue browsing, clicking on any item below nonetheless consent to the use of cookies.
Domenica 01 dicembre 2024 - 19:07

AGROALIMENTARE: AUMENTI ENERGIA E MATERIE PRIME, E' RISCHIO PARALISI; APPELLO ALLEANZA COOP A DRAGHI

(CHB) - Roma, 18 gen 2022 - Per il comparto agroalimentare si prospetta il rischio paralisi "per via della situazione insostenibile causata dal combinato disposto dei rincari di energia elettrica e gas e dei costi delle materie prime”. Di qui l'appello al presidente del Consiglio Mario Draghi “affinché il Governo ponga in essere urgenti misure per arginare la situazione emergenziale e si faccia promotore di iniziative a livello europeo per l'adozione di provvedimenti che tutelino le imprese da speculazioni globali riconducibili anche a fattori di natura geopolitica”.
È quanto hanno chiesto Giorgio Mercuri e Ivano Vacondio, presidenti rispettivamente di Alleanza cooperative Agroalimentari e Federalimentare in una lettera inviata al premier Draghi nella quale hanno espresso "tutta la preoccupazione e i rischi delle imprese loro associate, che rappresentano oltre il 90% della produzione alimentare del Paese".
Il costo dell’energia elettrica è passato in media dai 40-45 € megawatt/h ai 300 € Megawatt/h e quello del gas da 0,17 € al metrocubo a 1,30 € al metrocubo. A tali rincari si aggiungono poi quelli delle materie prime - con i prezzi di grano, mais, soia, ecc. che stanno portando i costi aziendali ormai fuori controllo - e degli imballaggi. Si va dall’incremento del 61% del legname a quello del cartone (+31%), della banda stagnata (+60%), della plastica per agroalimentare (+72%), del vetro (+40%), ai quali si aggiungono le impennate, dal 400% al 1000, di container e noli marittimi.
“La situazione, ove non fronteggiata – si legge nella missiva – frenerà inevitabilmente anche l’export dei prodotti agroalimentari, col rischio di compromettere in breve tempo gli importanti risultati conseguiti negli ultimi dieci anni dalle nostre produzioni sui mercati internazionali”.
Molte aziende, denunciano Alleanza Cooperative Agroalimentari e Federalimentare, “stanno valutando il blocco di alcune linee di attività e, nei casi di maggiore difficoltà, la chiusura degli impianti di trasformazione, col rischio di drammatiche conseguenze sociali e occupazionali".
Cooperative e industrie, indubbiamente, non intendono sospendere la propria produzione ma da sole non possono farcela, tenuto conto che “le attuali dinamiche commerciali con la Gdo escludono infatti la possibilità di una revisione dei prezzi che possa compensare i maggiori costi sostenuti”.
"L'industria alimentare ha un ruolo sociale fondamentale per cui le nostre aziende non possono permettersi di chiudere, ma se i prezzi dell'energia continuano a lievitare in questo modo, con aumenti che arrivano oggi al +200-300%, la chiusura per molte pmi diventerà inevitabile. È per scongiurare questo scenario a tinte fosche che chiediamo ufficialmente aiuto al governo" dice Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare.
Il Presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri ha aggiunto: “I problemi delle industrie alimentari di trasformazione portano con sé anche il rischio di una progressiva limitazione delle produzioni agricole: in alcuni casi sarà infatti necessario intervenire nella stessa programmazione delle prossime campagne produttive, contenendo proprio quelle coltivazioni che necessitano di una lavorazione industriale. E ciò avrà conseguenze anche sull’impiego di manodopera in campagna”. (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata imprese agricoltura