- Sergio Cardia, presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane, è stato nominato vicepresidente di 'Cooperazione finanziaria italiana' (Cfi). La società che opera su mandato del ministero dello Sviluppo economico (è una sua partecipata e vigilata), è impegnata, tra l’altro, nella gestione dei fondi della legge ‘Sabatini' con una parte dei fondi ministeriali per finanziare le cooperative di tutti i settori e, in particolare, le iniziative di ‘worker buyout’.
CARDIA. “Sono grato per questo incarico anche perché rappresenta un secondo record per la cooperazione in Sardegna che può vantare un vicepresidente sardo in una società così importante per il ruolo che occupa per il settore - sottolinea al notiziario Chartabianca lo stesso Cardia - da un primo esame che abbiamo avuto modo di fare sull’attività di Cfi, notiamo che finora è stata scarsamente presente con iniziative per il Centro-Sud e le isole, con il lavoro che si è stato concentrato, nel tempo, sempre più nel Centro-Nord Italia - aggiunge - è vero che le imprese manifatturiere sono più presenti nel Nord del Paese, ma è altrettanto vero che il Sud utilizza poco questi strumenti e ci sarebbero tante opportunità in più per lo sviluppo di attività imprenditoriali di questo tipo, anche per le regioni del meridione - continua ancora Cardia - ricoprire ora un ruolo di questo tipo, ci permetterà di portare le istanze delle imprese della nostra isola e di tutto il Sud Italia, con l’obiettivo di provare ad avere una voce in più nell’utilizzo di questi importantissimi strumenti per la cooperazione, il sociale e non solo”.
CFI. La società, presieduta da Mauro Frangi, ha la rappresentanza dei tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, della Lega delle cooperative, Confcooperative e Agci, insieme a un rappresentante del Mise. Nel capitale sociale sono presenti anche Invitalia, i fondi mutualistici delle sigle della cooperazione italiana e 325 imprese cooperative. Cfi aderisce anche alle 3 principali associazioni cooperative e a Cecop-Cicopa (European Confederation of Cooperatives and Worker-Owned Enterprises). Collabora anche con Cooperfidi Italia e, in ambito europeo, con Soficatra, finanziaria per l’economia sociale. Dalla sua nascita (1986) al 31 dicembre del 2019, CFI ha sostenuto 520 cooperative, permettendo di salvare e creare oltre 22.000 posti di lavoro.
I NUMERI. Cfi al momento riunisce circa 171 imprese cooperative con un valore della produzione consolidata a 602 milioni di euro e un capitale sociale di 98 milioni di euro. Sono 7.330 gli addetti coinvolti, mentre le riserve patrimoniali ammontano a 9 milioni di euro. Gli interventi per area geografica vedono il 41% concentrarsi nel Nord, il 33% al Centro e solo il 26% al Sud. Gli interventi riguardano il 37% worker buyout; 35% sviluppo; 21% ristrutturazione e 7% start-up. Per quanto riguarda i settori, il 45% degli interventi sono stati veicolati nell’industria; il 15% nelle costruzioni; un altro 15% su impiantistica e infissi; 8% sui servizi.
AZIONI. Le azioni di Cui, si sviluppano in particolare per finanziare la crescita delle imprese cooperative attraverso una combinazione di linee di intervento in capitale sociale e in capitale di debito, sulla base di progetti coerenti e sostenibili sotto il profilo economico finanziario che salvaguardano l’occupazione. I destinatari sono le piccole e medie imprese, start up, sviluppo, consolidamento e riposizionamento, nella forma di cooperativa di produzione e lavoro e cooperativa sociale. La durata massima dell’intervento proposto da Chi in partecipazione è di 10 anni con il 25% che deve essere rimborsato entro il quinto anno e il 75% entro il decimo. Oltre al capitale sociale, Cfi finanzia le cooperative attraverso linee di intervento in capitale di debito tra: finanziamenti (durata di 10 anni) per sostenere piani di investimento; prestiti subordinati e prestiti partecipativi per migliorare la capitalizzazione delle imprese; finanziamenti agevolati (durata massima 10 anni), anche per il circolante, con l’obiettivo di concorrere alla nascita e allo sviluppo delle imprese cooperative; finanziamenti agevolati (durata massima 10 anni), anche per il circolante, per sostenere lo sviluppo, l’innovazione e l’occupazione di cooperative di lavoro, sociali e consorzi cooperativi.