- Nuove direttive, in sostituzione delle precedenti, per l’ISRE di Nuoro. Lo ha deciso la Giunta regionale che, con una apposita delibera proposta dall’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Cultura Andrea Biancareddu, ha dato i nuovi indirizzi all’Ente strumentale della Regione, istituito nel 1972.
LE NOVITA'. “Sono state impartite all’Istituto le ultime direttive - ha detto Biancareddu - nel rispetto degli indirizzi generali definiti negli atti di programmazione regionale. Le attività intraprese dall’ISRE devono essere intraprese e svolte con particolare riguardo alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della cultura popolare della Sardegna, anche attraverso l’individuazione di nuove forme e misure di trasmissione delle tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali, i riti e le feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, l’artigianato tradizionale”. Inoltre – ha continuato l’assessore Biancareddu – l’ISRE dovrà occuparsi della gestione delle attività museali, anche attraverso le mostre temporanee, per assicurare un dialogo costante ed efficace con il territorio e con le comunità di riferimento. Considerate poi le competenze dell’Istituto in materia di allestimento di musei etnografici, conservazione e restauro di materiali di interesse antropologico, sarà auspicabile una azione di supporto agli Enti Locali per la gestione del patrimonio librario.
In coordinamento con la Presidenza della Regione, si svilupperà la rivisitazione del sito internet e dei canali social dell’Istituto Etnografico, che consenta una divulgazione delle iniziative intraprese e una fruizione della documentazione raccolta, custodita e prodotta. Attività di formazione a favore di giovani laureati sardi, anche con la concessione di borse di studio a giovani studiosi sardi nelle materie del settore.
“Auspico – ha sottolineato ancora l’esponente della giunta Solinas - che ci sia ora un costante raccordo tra l’attività di questo Ente e quella dell’Assessorato, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli. Raccordo che sarebbe auspicabile soprattutto per un’azione coordinata ed organica della politica culturale regionale.
Approvati inoltre, gli indirizzi, in coordinamento con il Servizio della Lingua sarda, che l’ISRE dovrà attuare, per la spendita delle risorse, pari a 300 mila euro per il 2022, per mettere in risalto il tema dei dei linguaggi poetici musicali della tradizione popolare, da veicolarsi in lingua sarda, catalano di Alghero, sassarese, gallurese e/o tabarchino, assicurandone la libera espressione, la diffusione nella società e sostenendone l’apprendimento scolastico.
I linguaggi poetici musicali, ricorda Biancareddu, riguardano le varie espressioni della cultura sarda, quali il cantu a tenore, la musica strumentale tradizionale, con particolare riguardo a quella delle launeddas, la poesia di improvvisazione, il cantu a cuncordu, il cantu a chiterra.