- “Per salvare il latte toscano e le aziende che lo producono va fissato un prezzo minimo che copra tutte le spese. E bisogna valorizzare il più possibile il marchio toscano”. Il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, lancia due proposte per superare la morsa tra aumento dei costi (in particolare per l'energia) e prezzo alla stalla fisso che sta stringendo al collo gli allevatori.
“Se andiamo avanti così – spiega Neri – in Toscana rischiano di chiudere tante stalle e di conseguenza tante aziende, senza contare il progressivo abbandono dei pascoli: sarebbe un incalcolabile danno economico, sociale e anche di cura del territorio. Bisogna intervenire”.
LE PROPOSTE. Da qui le due proposte di Confagricoltura. “Bene il tavolo aperto dalla Regione, ma adesso servono atti concreti. La Regione potrebbe fare un bando di valorizzazione del marchio toscano che valorizzi la nostra filiera, un'azione di marketing territoriale che riaprirebbe il mercato del latte fresco in sofferenza per la concorrenza di quello a lunga conservazione. Nell'immediato noi crediamo che sarebbe necessario fissare, per il latte al litro alla stalla, un prezzo che garantisca la sostenibilità economica delle nostre aziende. Altrimenti rischiamo di perdere pezzo dopo pezzo un patrimonio toscano”.
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