- Nel corso dell’ultima Giunta regionale, su proposta dell’assessora regionale all’agricoltura Gabriella Murgia, sono state emanate le modalità per la erogazione dei contributi per l’acquisto di fattrici e riproduttori di suini di razza sarda.
Si tratta di un provvedimento con un budget di 1 milione di euro, che consentirà agli allevatori che acquistano verri o fattrici di razza Sarda di avere un rimborso pari al 40% della spesa ammissibile, aumentata al 50% per i giovani agricoltori e per i beneficiari i cui allevamenti sono localizzati nelle zone montane e svantaggiate. Qualora ricorrano entrambe le condizioni, giovane agricoltore e allevamento in zone montane e svantaggiate, l’intensità dell’aiuto è del 60% della spesa ammissibile.
REQUISITI. La Giunta regionale ha stabilito che potranno usufruire del finanziamento gli allevatori (singoli o associati) iscritti alla CCIAA i cui allevamenti sono certificati come esenti da Peste Suina Africana (PSA). Tali qualifiche dovranno essere presenti sia nell’allevamento che vende che in quello che acquista. Non potranno beneficiare degli aiuti i titolari degli allevamenti classificati all’interno della BDN di tipo “familiare”.
I riproduttori suini maschi e femmine ammissibili all’aiuto, di età compresa tra i 10 mesi e 2,5 anni di vita, dovranno appartenere alla razza Sarda, essere iscritti nei Libri genealogici ANAS entro la data di uscita dell’avviso pubblico per la concessione di aiuti e dovranno provenire da allevamenti certificati come esenti da PSA.
MOLTA ATTESA. "Tra l’emanazione di queste direttive e la pubblicazione del bando che è in capo all’Agenzia Laore - commenta Luciano Useli Bacchitta Presidente AARSardegna - speriamo non passi troppo tempo poiché tra gli allevatori c’è molta attesa. Questa misura, fortemente voluta dalla nostra Associazione, è uno degli elementi necessari per incrementare la popolazione del suino autoctono per il quale l’AARSardegna ha avviato un percorso di filiera finalizzato a valorizzare i prodotti suini fatti solo con maiale di razza Sarda che dovrà essere da traino per tutta la suinicoltura isolana".
"Questo bando - prosegue Aldo Manunta direttore AARSardegna - è uno degli elementi che a nostro parere servono per stimolare gli allevatori a reintrodurre l’unico maiale autoctono della Sardegna. Oggi la razza, grazie anche al nostro progetto di filiera, sta riprendendo ad aumentare sia i capi che le aziende iscritte ma abbiamo ancora numeri troppo piccoli: appena 50 allevamenti, 60 verri e 160 scrofe.
LE CARATTERISTICHE. Il suino di razza Sarda è l’unico maiale originario della Sardegna. Per poter essere definito di razza Sarda deve essere iscritto al Libro genealogico ANAS e deve possedere i seguenti requisiti:
- TAGLIA piccola con scheletro solido
- CUTE pigmentata almeno parzialmente. Mantello di colore vario: nero, rosso, grigio, fulvo, unito o pezzato anche con il bianco. Setole folte e talvolta ondulate o arricciate, che ricoprono abbondantemente il corpo. E’ presente una criniera dorsale con setole lunghe ed un ciuffo lombare.
- TESTA di medio sviluppo, profilo-nasale rettilineo; orecchie pendenti in avanti o lateralmente. E’ possibile la presenza di tettole.
- COLLO Corto e robusto
- TRONCO. Poco sviluppato, linea dorso-lombare rettilinea o leggermente convessa, groppa inclinata; spalle leggere, torace poco sviluppato, cosce scarne. Coda lunga con setole che formano una caratteristica coda “cavallina”.
- ARTI corti e robusti