- "La sanità è di tutti e per tutti": è lo slogan con cui i pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP parteciperanno alla manifestazione regionale organizzata per ottobre dalle confederazioni Cgil-Cisl-Uil sull’emergenza sanitaria-sociale-assistenziale in Sardegna.
Nella riunione dei direttivi unitari, svoltasi martedì 20 settembre a Bonarcado, i pensionati e le pensionate di Spi, Fnp e Uilp hanno condiviso "la volontà di rivendicare con la confederazione il rilancio del sistema sanitario e socio-assistenziale regionale come base fondamentale su cui poggia la ricostruzione economica, produttiva e sociale di tutti i territori della nostra isola, rivendicando dei servizi forti che guardino anche al futuro", sottolineano i rappresentanti regionali Marco Grecu (Spi-Cgil), Alberto Farina (Fnp-Cil) e Rinaldo Mereu (Uilp-Uil).
APERTURA TAVOLO I pensionati unitariamente alle confederazioni regionali sollecitano "l’apertura di un tavolo di confronto stabile sulla salute evidenziando la necessità che si definisca l’offerta per la salute come aspetto e sviluppo fondamentale dell’uomo, della natura e dell’ambiente. Inoltre questo tavolo deve concretamente intervenire sui bisogni di cura, di prevenzione, di assistenza, in maniera globale e integrata provvedendo a dare risposte certe ai bisogni di natura sanitaria e sociale".
I pensionati di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP soprattutto negli ultimi anni si sono mobilitati - con documenti unitari, richieste d’incontro, appelli alle forze politiche presenti in Consiglio regionale – per denunciare l’inefficienza del sistema sanitario sardo rispetto alle esigenze delle persone. La Giunta regionale, in particolare l’Assessore della Sanità, è stata sorda alle nostre richieste e ha sistematicamente ignorato le nostre proposte di un modello di sanità capace di sviluppare pienamente la medicina di comunità e ridefinire il rapporto tra ospedale, territorio e continuità assistenziale.
Questa insensibilità, prima di tutto umana e poi politica, ha chiuso gli occhi sulle liste d’attesa che ritardano le visite specialistiche a volta arrivate quando la salute è compromessa in modo grave; sui “viaggi” e spostamenti da un territorio all’altro cui sono costretti gli anziani per la continuità terapeutica; sulle spese aggiuntive sostenute per il ricorso alla medicina privata in assenza di quella pubblica e, ancora più drammaticamente, per la rinuncia, a causa della povertà, alle visite specialistiche a pagamento e all’acquisto di farmaci. Proprio perché il problema-salute non riguarda solo i pensionati, ma rappresenta un problema generale di tutti i cittadini, lavoratori e non, Spi, Fnp e Uilp hanno, mesi fa, avviato nei territori la “marcia della salute” realizzata fino ad oggi a Iglesias, San Gavino e Nuoro.
MOBILITAZIONE CAGLIARI. La mobilitazione del prossimo ottobre, indetta a Cagliari dalle Confederazioni regionali "sarà enormemente partecipata - sottolineano i sindacati - per scuotere definitivamente l’immobilismo delle forze politiche sul deficit socio-sanitario con al centro la piattaforma rivendicativa del settore e la necessità di un serio e concreto confronto con la Giunta Le pensionate e i pensionati di Spi, Fnp e Uilp sono certi che, per l’occasione, nei territori e nell’intera regione si attiverà quel blocco sociale che è la forza di ogni rivendicazione capace di conquistare, da un lato quel tavolo di confronto permanente e strutturale e, dall’altro, la discussione dei punti rivendicativi delle proposte di Cgil, Cisl e Uil per una sanità pubblica e universale alla cui base sta necessariamente una
medicina di prossimità e un’efficace medicina di prevenzione. I pensionati sono aperti perciò al dialogo con tutti e soprattutto al dialogo intergenerazionale, essenziale e rilevante risorsa contro il disagio sociale che colpisce gli estremi della società, giovani e anziani, categorie scartate in nome del profitto".