- È stata approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, la delibera sugli interventi mirati al sottoprogramma regionale apistico. Nello specifico, sono previsti interventi settoriali strutturali per attuare le direttive nazionali e comunitarie.
Le finalità indicate dichiarano la volontà di voler intervenire sull’orientamento del mercato, aumentare la competitività delle aziende, migliorare la posizione degli agricoltori nel costo della materia prima, favorire lo sviluppo di biodiversità per agevolare la conservazione degli habitat, promuovere e favorire la parità di genere nell’agricoltura.
Questa delibera nasce a seguito del decreto del Ministero dell’agricoltura del 30 Novembre 2022 dove sono stati stabiliti i criteri per la gestione del settore apistico, a cui tutte le realtà regionali devono attenersi. Da qui nasce il sottoprogramma regionale presentato dall’Assessore Satta, per il periodo di programmazione 2023-2027.
GLI INTERVENTI. Nel dettaglio, la Regione Sardegna ha deliberato interventi finalizzati al miglioramento dei servizi di consulenza, assistenza, formazione; creazione di reti tra apicoltori. Ha inoltre focalizzato la propria attenzione, mirando investimenti per immobilizzazioni materiali ad esempio l’acquisto di macchinari, o immateriali come ad esempio possibili costi di ampliamento. Ha anche previsto interventi per la promozione, comunicazione e commercializzazione e attività volte a sensibilizzare i consumatori rispetto alla qualità eccellente dei prodotti dell’apicoltura.
Come sottolineato dall’Assessore Satta, i finanziamenti saranno di natura pubblica, il 30% a carico del fondo europeo agricolo di garanzia e il restante 70% a carico del bilancio nazionale. Non transiteranno nel bilancio regionale e dunque, l’erogazione dei pagamenti, sarà esclusiva competenza degli organismi pagatori. A tal proposito l’organismo di riferimento sarà l’Agea, mentre l’istruttoria delle domande sarà affidata all’agenzia regionale Argea.
Le somme spettanti ad ogni regione variano in base al numero di alveari presenti nel periodo 1 novembre- 31 dicembre dell’anno di riferimento. Risulta prioritario che la regione utilizzi tutte le risorse presenti, sia a livello comunitario sia nazionale, per un valore stimato nell’anno 2023 in circa 530.000 euro, a questo seguirà la ripartizione del ministero. Il termine di presentazione delle domande è stabilito dal ministero al 31 marzo di ogni anno.