- Le prospettive e le criticità dell’occupazione nel settore turistico ricettivo sono state esaminate oggi nel corso di un incontro, in videoconferenza, tra l’assessore del Lavoro Ada Lai e i rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria del settore del turismo.
All’ordine del giorno gli Avvisi per il sostegno al lavoro del personale di tutti i soggetti turistici, in corso di pubblicazione per gli anni 2022 e 2023. Tra i temi affrontati la mancanza di personale qualificato, la destagionalizzazione, la formazione del personale alberghiero, le condizioni di lavoro, la tutela e la precarietà dei contratti, che spesso allontanano i giovani dal settore turistico-ricettivo per cercare occupazione altrove. Tra le richieste avanzate dal comparto, quella di migliorare, in sinergia con l’assessorato del lavoro, le competenze e i livelli di professionalità del settore ricettivo sardo in tutti gradi della scala gerarchica, avviando attraverso le Academy, percorsi formativi mirati, in grado di coniugare la teoria con la pratica, non solo per i minori, ma anche per gli adulti; Bandi pubblici più veloci nelle tempistiche e progetti di marketing territoriale coordinati a livello regionale.
Soddisfatta dell’esito dell’incontro l’assessore Lai. "Accogliamo con spirito di costruttiva collaborazione le richieste degli imprenditori turistici e delle associazioni di categoria - ha affermato l’assessore - con una attenzione particolare al ruolo della formazione, perché solo attraverso un’incisiva azione di professionalizzazione sarà possibile essere più competitivi. L’assessorato del Lavoro, infatti, come abbiamo visto nei Job day, è impegnato nel promuovere l’incontro tra la domanda e l’offerta, e nel mettere in campo politiche attive per il lavoro finalizzate ad una formazione professionalizzante, in grado di formare le figure richieste dal mercato, a cui dovranno corrispondere contratti regolari da parte delle imprese. Per rilanciare il settore turistico e favorire la destagionalizzazione - ha aggiunto Lai - bisogna invece ripensare l’offerta, puntando non solo sul turismo balneare, ma anche su altre formule di turismo eco sostenibile, come quello rurale, enogastronomico, del benessere e soprattutto culturale. Perché la Sardegna non è solo mare, ma è una terra antica, depositaria di una storia millenaria che offre ai suoi visitatori un patrimonio immateriale unico: natura, arte, cultura, archeologia, tradizioni e identità. Per diversificare l’offerta turistica e raggiungere facilmente i siti di interesse sarà, quindi, necessario potenziare i collegamenti marittimi e terrestri.