- Via libera, venerdì scorso, dell’assemblea dei soci della cooperativa Latte Arborea al bilancio del 2022, che si è chiuso in pareggio. La cooperativa, leader del mercato lattiero-caseario sardo e terzo player nazionale nel latte UHT, ha registrato un fatturato di 216,8 milioni di euro, in crescita rispetto al 2021, e una produzione complessiva di 195,4 milioni di litri di latte, di cui 186,7 riferiti al latte bovino. Nonostante il complesso scenario economico e di mercato, si registrano ricavi in aumento di 21 milioni di euro, frutto del nuovo piano industriale che punta su ottimizzazione e investimenti green.
ANNO COMPLESSO. “Il 2022 – dichiara Remigio Sequi, presidente di Latte Arborea - è stato un anno complesso per il settore, che ha dovuto affrontare le criticità dell’inflazione e della recessione, così come aumenti nei costi dell’energia e delle materie prime dovuti al contesto economico. Nonostante questi fattori negativi, Arborea ha saputo mostrare ancora una volta la resilienza che la contraddistingue, recuperando le perdite del 2021 e chiudendo il bilancio in pareggio. In quanto cooperativa, il nostro obiettivo rimane quello di garantire una corretta remunerazione al socio, al fine di salvaguardare l’intera filiera, che senza un corretto prezzo del latte all’allevatore, rischia il ridimensionamento, così come accade nel resto dell’Italia. Per questo, con un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati, nell’ottobre 2022 abbiamo aumentato il prezzo del latte all’allevatore, portandolo a 0,58 Euro/litro IVA inclusa. Faremo di tutto per portare il prezzo a 0,60 Euro/litro, dando corso alle azioni stabilite dal nostro piano industriale che prevede importanti investimenti sul settore energetico e sull’ottimizzazione di impianti e macchinari”, chiude Sequi.
3 DIRETTRICI. La crescita di fatturato si sviluppa su tre direttrici definite: in primis il mercato regionale, dove la cooperativa ha l’obiettivo di consolidare i prodotti già ad alta penetrazione e di presidiare canali e segmenti con potenziale di crescita. La seconda è l’espansione nel mercato nazionale, dove Arborea - promuovendo prodotti selezionati per generare valore e riconoscibilità - punta a diventare il primo produttore italiano di Latte UHT, segmento in cui la cooperativa già registra una crescita di volumi del 12% nonostante la contrazione del 2% del mercato.
In ultimo, la 3A si muove anche su mercati esteri selezionati – come gli Stati Uniti e l’Asia, sfruttando il vantaggio tecnologico e la riconoscibilità del Made in Italy per promuovere materie grasse e ad alto valore aggiunto.
LAVORO DI SQUADRA. “Dal secondo semestre del 2022 è stato avviato un importante processo strategico di riorganizzazione ed efficientamento della Cooperativa e sono state gettate le basi per una crescita sana e strutturata avviando con decisione le principali direttrici del piano industriale. I risultati economico-finanziari raggiunti nell’anno 2022 e ancor di più quelli rilevati nel primo trimestre 2023 dimostrano che il percorso intrapreso è virtuoso e che contribuirà a generare valore per i soci e per tutto l’indotto coinvolto”, aggiunge Maria Cristina Manca, direttore operativo di Arborea. “Desidero innanzitutto ringraziare anche a nome del Consiglio di Amministrazione tutti i membri della nostra Cooperativa, dai soci al personale: il grande lavoro di squadra e il notevole impegno di tutti sono stati fondamentali per raggiungere i traguardi del 2022, che ci fanno guardare con positività all’anno in corso”, conclude Manca.
MARKETING E SOSTENIBILITÀ. Il portafoglio della cooperativa si instrada verso una focalizzazione sui propri prodotti principali, con riferimento ai segmenti del latte, dello yogurt e dei formaggi freschi, con l’obiettivo di promuovere quelli più distintivi. Le referenze Arborea saranno supportare da uno specifico piano marketing su scala nazionale, che prenderà il via a giugno.
In un ambito cruciale come quello della sostenibilità, infine, saranno promossi investimenti mirati per l’incremento dell’efficienza energetica e la diminuzione dell’impatto ambientale. Un primo esempio sarà rappresentato dal progetto Biogas/Biometano: in via di realizzazione, grazie a un innovativo impianto, questo progetto permetterà di convertire i reflui zootecnici in energia termica ed elettrica al servizio degli stabilimenti della cooperativa, nonché in carburante per la flotta aziendale.