- Lo sviluppo di un progetto di integrazione sociale dei lavoratori del Kirghizistan in Sardegna con uno scambio di competenze utili a raggiungere l’obiettivo ultimo di rafforzare le comunità locali, specie del centro Sardegna, che sono colpite dallo spopolamento. Di questo, ma anche di lavoro, decreto flussi, manodopera e immigrazione si è parlato ieri sera a Cagliari durante l’incontro tra la delegazione di Coldiretti Sardegna, guidata dal presidente regionale, Battista Cualbu, il direttore Luca Saba e il presidente di Cagliari, Giorgio Demurtas, con l’ambasciatore del Kirghizistan in Italia, Taalay Bazarbaev accompagnato da una sua rappresentanza. L’incontro è avvenuto nella sede di Coldiretti Sardegna, a Cagliari, in occasione della visita nell’isola del rappresentante del paese asiatico che confina con Cina, Kazakistan e Uzbekistan.
OPPORTUNITA' DI LAVORO. Durante l’appuntamento, fa sapere Coldiretti, "si sono posti tasselli importanti per un proficuo percorso di collaborazione" che Coldiretti Sardegna intende portare avanti con i rappresentanti del Kirghizistan con l’obiettivo "di creare opportunità di lavoro stabile e nel pieno rispetto della legalità sia in termini di servizi sociali che per il mondo produttivo, in particolare quello agro-pastorale - sottolineano il presidente Cualbu e il direttore Saba - c’è una crescente richiesta da parte delle nostre aziende di manodopera, così come assistiamo al grave fenomeno dello spopolamento, in particolare delle zone interne, con la grande richiesta delle nostre comunità locali di servizi assistenziali. Crediamo che questi percorsi di collaborazione possano dare risposte a queste esigenze della Sardegna e al contempo - concludono Saba e Cualbu - offrire nuove opportunità ai lavoratori kirghisi che con le loro famiglie possono abitare nell’isola dando un futuro a loro stessi e ai nostri territori”.
I SETTORI. Sul fronte del settore produttivo, considerata la grande tradizione del Kirghizistan sul fronte dell’allevamento, in particolare dei cavalli, ma anche su agroalimentare e produzione di latte, la collaborazione potrebbe dare un impulso alle aziende di questi settori. Un modo per rafforzare la richiesta di lavoratori e per creare nuove opportunità di scambio con il paese asiatico. Il percorso attivato, quindi, punta nelle prossime settimane a replicare con una visita di una delegazione di Coldiretti in Kirghizistan per far visita alle aziende locali e proseguire in questo percorso di scambio.