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Domenica 01 dicembre 2024 - 18:09

COOPERATIVE SOCIALI: CONTRATTI SCADUTI CON ASL CAGLIARI, ASSOCIAZIONI CHIEDONO INCONTRO URGENTE

(CHB) - Cagliari, 25 mag 2023 - Le cooperative sociali che fanno riferimento a Legacoop, Confcooperative e Agci hanno inviato una richiesta di incontro urgente con i vertici della Regione per affrontare l'emergenza legata alla gestione dei servizi residenziali e semi residenziali.
Ecco la lettera integrale firmata da Andrea Pianu, Angelo Loi e Antonello Pili.

"Gentilissimi,
sono passati 20 giorni dall’invio della nota con la quale denunciavamo la grave situazione di incertezza sulle sorti dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari, a titolarità delle ASL di Cagliari, Sanluri, Oristano e Lanusei.
In queste settimane abbiamo percepito un silenzio preoccupante e assordante rispetto ai problemi da noi sollevati.
L’unica risposta formale che aiuta a fare ufficialmente chiarezza sulla situazione è arrivata da parte di ARES lo scorso 17 maggio, con nota trasmessa via PEC con PG/2023/0036916. Dalla nota di ARES apprendiamo che per i servizi di competenza delle ASL di Oristano, Medio Campidano, Gallura e Ogliastra si sono definiti gli atti che consentono una proroga delle attività fino al prossimo 31 dicembre 2023.
Invece, leggiamo che in relazione ai servizi di competenza della “ASL Cagliari: ARES, dopo diversi solleciti, ha ricevuto in data 28.04.2023 comunicazione formale circa l’intendimento da parte della Direzione Generale della ASL di Cagliari di non procedere alla richiesta di rinnovo dei vari servizi erogati nel territorio di competenza. Per le vie brevi, la Direzione ASL n. 8 ha peraltro comunicato la volontà di procedere autonomamente con altra modalità di gestione dei servizi di che trattasi.”
A fronte di questa informazione, segnaliamo che i soggetti gestori impegnati nell’erogazione degli interventi e percorsi terapeutici per gli ospiti e i pazienti delle strutture e dei servizi di competenza della ASL di Cagliari non hanno ricevuto nessuna indicazione formale sul che fare e non sono stati coinvolti in alcun modo per valutare le problematiche insite nella scelta comunicata per la prima volta nella nota di ARES.

Ciò accade per strutture e servizi che, almeno fino a qualche settimana fa, hanno continuato a ricevere richieste di inserimento e di presa in carico di pazienti da parte del Dipartimento e dei Centri di Salute Mentale.
Tutto ciò ci appare francamente insostenibile nei confronti delle persone fragili con le quali e per le quali questi servizi operano ma, non da meno, per i diversi soggetti gestori che si trovano a svolgere una funzione senza certezza che le attività erogate siano coperte e pienamente riconosciute.
Siamo assolutamente convinti che la titolarità delle decisioni in merito alla proroga o meno dei servizi in scadenza sia di competenza della pubblica amministrazione, crediamo non di meno che il rapporto tra l’ente committente e i soggetti del privato sociale non possa essere privo del necessario rispetto e riconoscimento del ruolo svolto per il conseguimento di una finalità generale di benessere e di salute. Rispetto e rapporto di collaborazione che certamente in questo frangente fatichiamo ad individuare.

Per questi motivi chiediamo:
- un incontro urgente con la Direzione Generale della ASL di Cagliari per poter fare chiarezza sul percorso che si intende intraprendere e confrontarci su come gestire tutte le complesse problematiche che si sono create in questo lasso di tempo;
- all’Assessore alla Sanità Doria di svolgere tutto quanto è nelle sue competenze e prerogative perché si convochi in tempi brevissimi l’incontro con la Direzione della ASL di Cagliari e i soggetti gestori, si tutelino i percorsi riabilitativi e di cura delle persone coinvolte, si salvaguardino i posti di lavoro degli operatori, siano riconosciute pienamente le prestazioni svolte dai soggetti gestori.
Al contempo, si sappia che l’attenzione delle nostre associazioni non verrà meno! Lavoreremo responsabilmente ma con determinazione alla costruzione di tutte le iniziative utili a sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica regionale e le sue sedi istituzionali, i diversi soggetti coinvolti, affinché questa vicenda possa chiudersi positivamente per tutti e non abbiano più a ripetersi situazioni simili.
Attendiamo fiduciosi in un pronto riscontro, con la consueta disponibilità a contribuire ad individuare proposte e soluzioni utili a salvaguardare e rafforzare il benessere dei cittadini e la coesione sociale della comunità regionale". (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata imprese sanita regione lavoro