- Sarà ora più facile comprendere l'impatto effettivo dei servizi di affitto a breve termine sul tessuto socio-economico per consentire alle autorità locali di elaborare politiche adeguate. Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva, con 493 voti favorevoli, 14 contrari e 33 astensioni, nuovi requisiti UE sulle modalità di raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di locazione a breve termine, già concordati con i governi UE.
Una volta che il Consiglio adotterà il testo, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore dopo 2 anni.
LE NOVITA'. Con il nuovo regolamento, si mira a promuovere un'economia delle piattaforme trasparente e responsabile, proteggendo nel contempo i consumatori dalle offerte fraudolente relative agli affitti a breve termine.
Le piattaforme online che facilitano i servizi di affitto a breve termine per le proprietà che dichiarano di trovarsi nei paesi in cui è già in vigore un processo di registrazione (fra cui l’Italia), dovranno rispettare i nuovi obblighi di registrazione e di condivisione dei dati. Una semplice procedura di registrazione online consentirà alle autorità competenti di identificare l'ospite e l’unità e di verificare le informazioni.
Le piattaforme online dovranno garantire che le informazioni fornite dai locatori siano affidabili e complete, e che il numero di registrazione sia chiaramente visibile. Dovranno inoltre effettuare controlli casuali delle informazioni. Le autorità competenti potranno sospendere i numeri di registrazione, chiedere alle piattaforme di rimuovere annunci illegali o imporre sanzioni a piattaforme o locatori non conformi.
Gli Stati membri dell'UE istituiranno un unico punto di ingresso digitale per ricevere dati dalle piattaforme su base mensile (ad esempio il numero di notti prenotate, il numero di ospiti, l'indirizzo specifico, il numero di registrazione, l'URL relativo all’alloggio). La raccolta di questi dati consentirà alle autorità di monitorare il rispetto dei processi di registrazione degli ospiti e consentirà anche di attuare politiche adeguate nel settore dell'affitto di alloggi a breve termine.
IL CONTESTO. Il volume dei servizi di noleggio di alloggi a breve termine è aumentato significativamente con l'espansione di piattaforme online come Airbnb, Booking, Expedia e TripAdvisor. Questo tipo di alloggio comprende circa un quarto del totale degli alloggi turistici nell'UE. Mentre tali affitti creano benefici per gli ospiti, i turisti e molte regioni, alcuni ricercatori sostengono che la mancanza di norme adeguate contribuisce a problemi come l'aumento dei prezzi delle abitazioni, lo spostamento dei residenti permanenti, l'eccesso di turismo e la concorrenza sleale.
Vi sono differenze significative nei sistemi di registrazione per affitti a breve termine fra i Paesi dell'UE. Secondo la Commissione, nel 2022, 23 Stati membri avevano un certo tipo di procedura a livello nazionale, regionale e/o locale, mentre altri ne stavano valutando l'introduzione (cfr. allegato 8 dello studio d’impatto (EN)).
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