- Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato questo pomeriggio all’unanimità il Programma delle attività del Corecom per il 2024, dopo l’approvazione da parte della seconda Commissione avvenuta nei giorni scorsi. Il documento contiene l’indicazione delle principali iniziative che impegneranno il Comitato Regionale per le Comunicazioni nei prossimi mesi. L’approvazione è avvenuta oggi e non nei mesi scorsi a causa dell’alternarsi delle legislature all’inizio dell’anno.
“Si tratta di un programma ambizioso – commenta il Presidente del Corecom Sardegna, Sergio Nuvoli – con il quale abbiamo voluto dare spazio alle funzioni proprie e delegate del Comitato. Il Corecom ha vigilato sul rispetto delle norme in materia di par condicio nelle tre tornate elettorali che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno: oggi possiamo dire che i giornalisti sardi hanno garantito una rappresentazione mediatica equilibrata e plurale delle diverse formazioni che sono scese in campo”.
Andrà avanti la campagna di promozione del “Conciliaweb”, cioè del sistema attraverso il quale il Corecom affianca con operatori specializzati gli utenti nelle controversie con gli operatori di telefonia e di servizi di media audiovisivi.
Proseguiranno le attività di Media education, cioè di educazione all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione, realizzate in collaborazione con i singoli istituti scolastici e con le reti di scuole con cui sono state avviate positive intese nel corso del 2023. Accanto al Master attivato dall’Ateneo sassarese, il Corecom sosterrà quest’anno anche uno specifico progetto presentato dall’Università degli Studi di Cagliari sullo stesso tema, che coinvolgerà le studentesse e gli studenti di alcune scuole presenti sul territorio regionale.
Attraverso la collaborazione con un’altra istituzione universitaria sarà attivato un percorso di studio e ricerca per aggiornare la pubblicazione “Il sistema dei media locali in Sardegna”, realizzata per la prima volta dal Corerat nel 2008 e integrata con successive pubblicazioni. “Vogliamo ottenere – spiega il Presidente Nuvoli - una “fotografia” del mondo dell’informazione regionale, uno strumento che permetterà al legislatore regionale di valutare – dati alla mano - un intervento che aggiorni e rinnovi l’attuale sistema di finanziamento”.
Spazio anche all’ormai tradizionale Premio “Gianni Massa”: nell’edizione 2024, il concorso avrà come tema le molteplici rappresentazioni mediatiche della violenza nella nostra società. Come al solito saranno tre le sezioni: scuola, università, giornalismo.