This site uses cookies.
Cookies are essential to get the best from our websites , in fact almost all use them.
Cookies store user preferences and other information that helps us improve our website.

If you want to learn more or opt out of all or some cookies check the Cookies Policy .

Click on accept to continue browsing, clicking on any item below nonetheless consent to the use of cookies.
Giovedì 21 novembre 2024 - 07:40

PESCA E LAVORO, ANCHE IN SARDEGNA 'DIRITTI IN MARINERIA'; IL QUESTIONARIO FLAI CGIL

(CHB) - Cagliari, 12 ott 2024 - Terza edizione anche in Sardegna dell’iniziativa Diritti in Marineria, che fa parte del più ampio Progetto Pesca 22-24, promosso dalla Flai Cgil nazionale e finanziato dal ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare. L’obiettivo è promuovere la cultura della sicurezza, dei diritti e delle tutele in un mestiere antico da preservare, che nell’Isola vede occupati oltre duemila e trecento lavoratori.

DIRITTI DA TUTELARE. La Flai Cgil Sardegna, con i suoi delegati e con la collaborazione degli operatori del patronato, ha portato quei diritti nelle marinerie di Golfo Aranci, a Sant’Antioco, Porto Torres, Siniscola e Cagliari, incontrando centinaia di pescatori, ai quali è stato anche consegnato un questionario articolato in 29 domande e orientato o cogliere quale sia la loro percezione rispetto ai progetti di eolico off-shore: il tema sarà infatti al centro di uno studio del Dipartimento Pesca Flai nazionale sull’impatto socio-economico delle piattaforme per la produzione di energia in mare in quattro regioni d’Italia. La Sardegna è fra queste per la mole dei progetti presentati.

I DATI. Secondo i dati Federpesca analizzati dal centro studi della Cgil Sardegna, sono circa 1300 le flotte attive: con il 12,7% dei battelli nazionali, l’Isola è al terzo posto dopo la Sicilia e la Puglia. Gli oltre duemila e trecento occupati rappresentano l’11% dell’occupazione nazionale del settore. Gran parte dei lavoratori sono soci di cooperative con una media di 1,8 occupati per battello. Per il 90 per cento si tratta di imbarcazioni sotto i dodici metri (la media nazionale è del 69 per cento) nelle quali lavora il settanta per cento dei pescatori. Gli altri battelli sono d’altura, oltre i dodici metri, sottodimensionati rispetto alla media nazionale.

FLAI CGIL. “Il settore resiste nonostante le tante difficoltà e ha sviluppato importanti filiere” ha detto la segretaria regionale Flai Cgil Valentina Marci sottolineando che “sarebbero necessari più attenzione e sostegno, anche da parte delle istituzioni”. Sono diversi i problemi dei pescatori, esposti alle avversità del clima così come alle limitazioni degli specchi di mare dove pescare (ad esempio per le servitù militari), e ancora, alle legittime imposizioni di legge come il fermo biologico, le cui compensazioni - lamenta la categoria - non sono adeguate. Oltre a questo, spesso è complicato ricostruire il quadro dei contributi per la pensione e i periodi di malattia - la cui indennità è stata ridotta dal 75 al 60 per cento - vengono pagati in ritardo.

NASPI. Diritti in Marineria è stata l’occasione per dare informazioni su Naspi di settore e assegno unico, sulle malattie professionali, sulle pensioni di inabilità alla navigazione, sui diritti dei familiari in seguito alla scomparsa in mare e su tutte le specifiche tutele legate al comparto.
Conclusa questa iniziativa, l’appuntamento è per fine anno, quando verrà presentato in Sardegna il risultato dello studio dell’impatto socio-economico delle piattaforme per produrre energia off-shore.      (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata agricoltura regione pesca