Serramanna, 19 dic 09 (CHB) - Si terrà sabato 19 dicembre alle 18 a Serramanna (VS), nella sala Montegrantico (ex biblioteca comunale), l’incontro-dibattito promosso da Croce Verde Serramanna, A.S.A.E. (Associazione Sarda Assistenza Emopatici) e A.I.L. Cagliari (Associazione Italiana contro le Leucemie e Mieloma) in collaborazione con il Comune di Serramanna, la Provincia del Medio Campidano e Unica Radio.it, intitolato “Le malattie ematologiche oggi: speranze e prospettive. Il ruolo dell’Associazionismo”.
Parteciperanno all’incontro Alessandro Marongiu, Sindaco del Comune di Serramanna, Rossella Pinna, Assessore alla Sanità della Provincia del Medio Campidano e il Dott. Renzo Pili, Presidente dell’A.S.A.E. – A.I.L. di Cagliari.
Interverranno Emanuele Angelucci direttore dell’Unità Operativa di Ematologia dell’Ospedale Oncologico “A. Businco” di Cagliari e referente scientifico dell’A.I.L. Cagliari, Daniele Derudas, medico dell’unità operativa di ematologia dell’ospedale oncologico “A. Businco” di Cagliari, sul tema delle malattie ematologiche in Sardegna e l’attività svolta dal reparto di Ematologia dell’Ospedale Oncologico “A. Businco”. A seguire prenderà la parola Maria Gabriella Seu sul ruolo fondamentale che riveste l’Associazionismo. Un momento di grande interesse sarà segnato dalla testimonianza di un paziente che recentemente ha subito un intervento di trapianto del midollo osseo.
In tutto il mondo l'incidenza della leucemia nelle sue varie espressioni cliniche è in continuo aumento. L'Italia vanta il poco invidiabile primo posto nell'incidenza della malattia con 10-12 nuovi casi all'anno ogni 100.000 abitanti. In Sardegna la situazione non è diversa. Nonostante gli enormi progressi nel trattamento della leucemia, la causa della malattia e le modalità di prevenzione sono ancora sconosciute. Fino a 20 anni fa la leucemia aveva un evoluzione sfavorevole in brevissimo tempo. Grazie ai progressi terapeutici fatti nell’ultimo trentennio un numero sempre maggiore di piccoli pazienti è oggi in remissione completa, ovvero senza evidenza di malattia a molti anni dalla sospensione delle cure. (chartabianca, 23.00)