Verona, 11 feb 2010 (CHB) - Strategia ad ampio spettro per il governo italiano verso i Balcani, area cruciale per l'Italia, secondo partner per l'export e primo per l'import con una quota, rispettivamente, dell'11% e del 15% sul totale dell'interscambio. L'obiettivo dichiarato è di superare nel 2010 i 10 miliardi di euro di export verso questi mercati e per farlo diventa centrale anche il ruolo di Veronafiere e del suo territorio. Lo ha dichiarato il viceministro dello Sviluppo Economico con delega al commercio con l'estero, Adolfo Urso nel corso del suo intervento al Italy & South Eastern Europe Investment Forum, facendo riferimento al Nord Est e a Verona in particolare come «ponte naturale per l'area dei Balcani, in quanto, rispettivamente, regione dotata di tessuto industriale fortemente vocato all'export e città al crocevia di due corridoi europei strategici, dotata di un polo fieristico di eccellenza e di un sistema infrastrutturale e logistico tra i primi in Europa. «Il Forum sui Balcani - ha concluso Urso - diventerà un appuntamento fisso a Veronafiere ogni anno». Un invito al quale ha risposto la Fiera di Verona che ha nel suo dna l'essere strumento di servizio per l'attuazione delle politiche economiche e commerciali del governo.
«Veronafiere è una piattaforma per la promozione del sistema Paese, strumento di servizio per la internazionalizzazione delle imprese e per l'attuazione delle politiche economiche e commerciali del governo e delle Istituzioni preposte - ha evidenziato il presidente, Ettore Riello -. Ritengo non casuale la scelta della Fiera di Verona come sede del Forum Balcani, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico col quale abbiamo una importante partnership, unitamente all'Ice e a molti dei soggetti istituzionali coinvolti. La Fiera di Verona è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i primi quindici in Europa. Siamo leader mondiali con rassegne attinenti ad alcuni settori oggetto degli incontri di oggi. Il nostro piano industriale di sviluppo per il 2010-2014, prevede 70 milioni di euro di investimenti autofinanziati dei quali il 10% destinatati a stringere partnership e joint venture per radicarci con più forza in mercati strategici per il made in Italy».
Sono 10 i governi che partecipano all'Italy & South Eastern Europe Investment Forum: Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Moldova, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia. All'evento prendono parte oltre 500 imprese in 5 tavoli di lavoro: agroalimentare, infrastrutture e ambiente, logistica e trasporti, strumenti finanziari e integrazione europea, commercio internazionale. Il Forum è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, organizzato da SIMEST in collaborazione con Agenzia delle Dogane, Finest, Ice, Verona Fiere e Verona Mercato. (chartabianca, 17:43)