Roma, 11 feb 2010 (CHB) - «Un buco nell'acqua, tante promesse disattese, il tracollo di un settore e 22mila occupati a rischio». Così Luigi Marino, presidente di Confcooperative commenta la mancata copertura finanziaria della ristrutturazione del settore bieticolo - saccarifero. «Un pieno impegno più volte garantito, tra lettere e dichiarazioni del ministro delle Politiche Agricole e il sostegno di numerosi emendamenti bipartisan, non hanno prodotto alcun risultato concreto. Il plafond economico individuato - dice Marino - è stato di fatto utilizzato per altri interventi e oggi si rischia un ecatombe per i 60mila ettari coltivati a bietola, da 10mila aziende agricole in 11 regioni».
«L'altra grave conseguenza della mancata ristrutturazione del settore - aggiunge Marino - è il rischio chiusura per 4 stabilimenti, gli ultimi zuccherifici sopravvissuti all'Ocm Zucchero. Oltre 22mila gli occupati a rischio, indotto compreso e, cosa ancor più grave, come se non bastasse la scomparsa dello zucchero made in Italy. «C'è ancora un pò di tempo per trovare le risorse necessarie. Siamo all'ultima spiaggia, o il ministro rispetta gli impegni e salva il settore o sarà crac. Facciamo quindi appello - conclude Marino - al senso di responsabilità e al mantenimento delle garanzie offerte più volte, ripetutamente, da Luca Zaia ministro delle Politiche Agricole». (chartabianca 19:47)